(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
2 Ottobre 2022 –
27a Domenica del Tempo Ordinario C
Vangelo del giorno: Lc 17,5-10
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del giorno: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”
Non ci siamo. La nostra logica quotidiana ci spinge sempre di più a fare quello che ci piace e soprattutto quello che ci pare. E siamo così portati a credere che sia la cosa migliore che possiamo fare e spesso ci consoliamo e riempiamo il nostro vuoto convincendoci di essere contenti. Gesù la pensa diversamente e offre indicazioni che vanno per la via opposta. Infatti, non è quello che ci piace ciò che lui incoraggia, ma quello che è doveroso fare per il nostro bene e quello degli altri. Il servo che chiude la sua giornata con le parole che abbiamo ascoltate è l’uomo più felice della terra. Di una felicità talvolta anche pagata cara ma che, dalla sua parte. ha il potere della durata eterna.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani