(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
6 Novembre 2022 –
32a Domenica del Tempo Ordinario C
Vangelo del giorno: Lc 20,27-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del giorno: “Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui”
I sadducei presumibilmente, fermi nelle loro posizioni preconcette, non saranno rimasti soddisfatti della risposta di Gesù, ma – Scrittura per Scrittura – non possono negare che il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe – come di tutti gli altri morti e da loro venerati, il cui elenco oggi si farebbe assai più lungo – è Dio della vita. E quella vita – trattandosi di persone morte – può esserci soltanto se si pensa che hanno a che fare con la risurrezione.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani