(Sopra, il neo Direttore generale dell’Asd Sora calcio 1907;
in evidenza, il logo del club volsco)
Giovanni Rais è il nuovo direttore generale bianconero fortemente voluto dal patron Giovanni Palma. Il neo dirigente è nato nel 1976 a Porto Torres in Sardegna e vanta trascorsi professionistici nei settori giovanili di Udinese e Torino e in piazze importanti in serie D avendo ricoperto la stessa mansione dal 2018 al 2021 nel Savoia, sodalizio con il quale ha sfiorato la serie C.
Raggiunto telefonicamente, con molta disponibilità ci ha rilasciato una breve intervista.
Il suo curriculum è davvero importante e di prim’ordine, come vi state muovendo sul mercato di concerto con il patron Giovanni Palma e con il neo allenatore Stefano Campolo?
“Ho assunto la direzione generale della società precisando al massimo dirigente, che, la mia visione del calcio e la conseguente gestione, mi impone di essere sgravato dalle responsabilità tecniche della prima squadra”.
Cosa intende dire? “Beh… c’è da ricostruire tanti settori che mancano, e la categoria necessita un’attenzione maggiore sia per il settore giovanile, sia per la scuola calcio. Circa le scelte sul futuro direttore sportivo e i sui calciatori ho dato qualche consiglio e ci siamo interfacciati con la società, ma il mio impegno è quello di ricostruire tutte quelle figure che mancano e che la categoria precedente non richiedeva. In soldoni, non ritengo opportuno rientrare nelle scelte tecniche anche perché mi prenderebbe più tempo rispetto al lavoro che svolgo”.
La squadra sarà rifondata e rimarranno soltanto alcuni giocatori in Età di Lega, visto che lo zoccolo duro degli anni scorsi ha deciso di non proseguire l’avventura in serie D?
“Il presidente sta cercando di trattenere i giocatori che possono disputare un campionato di serie D e ha liberato chi non rientrava nei piani societari e chi ha avuto altre offerte, ma quanto ai nomi, è ancora tutto top secret”.
Come ci si può ritrovare in terra ciociara essendo originario di Porto Torres in Sardegna? “Perché in questi due anni in cui sono stato fuori dal calcio giocato, ho intrapreso un percorso di studi sul ‘management’ sportivo e quindi mi sono avvicinato a Roma. Ero di già arrivato l’anno scorso per lavorare su un progetto che non è andato in porto. Poi il presidente Palma originario di Napoli, avendomi notato quando eravamo avversari in qualche campionato di serie D, categoria che ci accomunava, ha deciso di approfondire la conoscenza anche dal punto di vista professionale e umano”.
Quale sarà l’errore da non dover commettere? “Bisogna sudare sempre molto per raggiungere obiettivi importanti e anche quando si battono dei record come è accaduto al Sora della passata stagione non è stato facile, come può sembrare dall’esterno, perché posso garantire che, al di là dei risultati, non è stato semplice, perché conosco le dinamiche delle società e sono stati compiuti tanti sacrifici per tagliare determinati traguardi. Pertanto un plauso va rivolto al mister, al direttore sportivo e alla dirigenza. Sono abituato a valutare i miei errori e, da comune mortale ne commetterò sicuramente, ma ringrazio fin da ora lo staff che stiamo costruendo e che sarà di supporto alla mia figura”.
E cosa sarà importante fare per disputare un buon campionato? “Parto da un concetto: se si vogliono costruire delle basi, bisogna partire dai giovani, dal settore giovanile e dalla scuola calcio. Per me è un piacere stare insieme ai ragazzi e preferisco più assistere a partite del settore giovanile e della scuola calcio e non della prima squadra. Occorrono comunque persone competenti le quali devono sapere che i ragazzi di oggi non sono come quelli di qualche decennio fa. Partiamo, comunque, con molta umiltà e baderemo al sodo avendo come obiettivo quello di mantenere una categoria importante e poi, in un triennio, capire cosa fare per andare oltre”.
Quindi, prima di tutto la programmazione? “La squadra è un’azienda e non si può fare il passo più lungo della gamba come società che si sono ritrovate dai Professionisti in serie D”.
Quanto al budget e ai profili da inserire nella prima squadra?
“Non ci saranno spese folli, e non si boccheggerà sul fulo del rasoio. Sono orgoglioso di far parte di questa società e ho piena fiducia nel presidente Palma. C’impegneremo, altresì, in tutti i modi per restituire di nuovo al Sora il blasone che gli spetta, e porlo al centro di tutto l’hinterland!!!”.
La redazione