(In evidenza, il saceredote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
5 Febbraio 2024 –
Lunedì – 5a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Mc 6,53-56
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Parola del giorno: “… e quanti lo toccavano venivano salvati”
Non sei più lo stesso di prima l’incontro con Gesù ti cambia – dentro e fuori – la guarigione è il segno evidente, tangibile del suo passaggio. Lo hanno capito bene le folle: villaggi, città, campagne;
piazze gremite al suo arrivo: la guarigione è per tutti. Farsi strada nella calca, avvicinarsi quanto basta per sfiorare con la mano quel mantello – e quanti lo toccavano venivano salvati -. La salvezza è qui, basta volerlo: il cuore aperto a quell’incontro fugace. La tenacia di aspettarlo, la volontà di farsi strada nella folla, le braccia protese, l’attesa di una vita per il contatto di un istante: la tua mano e quel brandello di tessuto che subito scompare. Un attimo solo cuore a cuore con Lui: l’attimo che salva.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani