(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
21 Marzo 2024 –
Giovedì – 5a settimana di quaresima
Vangelo del giorno: Gv 8,51-59
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Parola del giorno: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”
Non è un discorso semplice quello che il testo ci propone, neppure se lo concentriamo in questo versetto: osservare la parola significa entrare nella vita senza fine. “In verità in verità vi dico”. Questa introduzione solenne Gesù la fa ogni volta che vuole rivelare una verità fondamentale che riguarda il Regno e in questo caso il destino dell’uomo: la vita eterna. L’evangelista riporta l’attenzione sulla parola. Ieri, il verbo rimanere, dava pregnanza all’invito, oggi c’è il verbo osservare che non è semplice osservanza di una legge, come erano abituati a fare i farisei, ma si può meglio tradurre con custodire, prendersi cura, amare, coltivare la parola prima nel cuore poi facendola diventare vita. Vita e morte si giocano sulla Parola che è Cristo stesso: nella sua persona e nella sua opera si rivela la gloria del Padre e la sua azione salvifica. In Gesù, trasparenza del Padre, l’Io Sono dell’Antico Testamento si realizza pienamente. Se riconosciamo Dio in Gesù, la morte è vinta. Ma i giudei non capiscono e lo rifiutano.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani