(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
26 Settembre 2024 –
Giovedì – 25a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 9,7-9
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Parola del giorno: “Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui …”
Erode sente parlare di novità portate da un uomo che lui non conosce. Qualcuno ipotizza che si tratti di Giovanni Battista risorto dai morti, o di Elia o di qualcuno dei profeti risuscitato; ma Erode sa bene che non può essere il Battista, che lui ascoltava volentieri ma senza lasciarsi toccare il cuore e del quale conosceva la fine che aveva fatto. Adesso c’è un altro che compie prodigi e lo preoccupa: uno che il popolo ammira e segue in massa e lui è curioso di conoscerlo, non per il desiderio di accoglierlo ma presumibilmente solo per comprendere se può minare il suo potere. È questo, infatti, che egli teme e, in un certo senso, sta tranquillo, sicuro che non può essere il Battista, perché quello, lui, – sia pure dietro istigazione e con qualche dispiacere – lo aveva fatto decapitare.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani