(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
27 Settembre 2024 –
Venerdì – 25a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 9,18-22
Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del giorno: “Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto”
È un momento importante del dialogo tra Gesù e i discepoli e lo si capisce dal fatto che si trovava con loro in preghiera. La domanda sull’opinione che la gente ha di lui è centrale per sondare il grado di percezione del mistero della sua persona. Pietro esprime la sua intuizione di fede su Gesù: è il Messia inviato dal Padre per realizzare il suo progetto di salvezza. Un progetto però che dovrà compiersi attraverso il rifiuto pubblico, nella sofferenza, nel dolore e nella morte più crudele e infamante. Non è stato facile per i discepoli di allora e non lo è, per noi, oggi, entrare nella logica della salvezza attraversando il dolore e dando senso alla sofferenza. Però noi abbiamo il sole sfolgorante del mattino di Pasqua che ci illumina e ci rende forti nella fedeltà alla sequela di un Fratello che per noi ha affrontato e vinto la morte ed è risuscitato.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani