(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
19 Novembre 2024 –
Martedì – 33a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 19,1-10
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti perché doveva passare di là e per riuscire a vederlo salì su un sicomòro. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del giorno: “… per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro …”
Zaccheo è un uomo di bassa statura e non sarebbe mai riuscito a vedere Gesù che passava tra la folla se non si fosse deciso ad esporsi, a salire audacemente sul sicomoro senza badare a ciò che la gente avrebbe pensato di lui. Anche noi possiamo correre il rischio di restare a distanza dal Signore perché non ci sentiamo all’altezza del suo sguardo d’amore. Invece la fede ci ricorda che noi siamo, per grazia e senza alcun merito da parte nostra, figli di Dio e lo siamo realmente» (1Gv 3,1). Gesù ha fatto sua la nostra umanità e nulla ci strapperà mai dal suo amore. Questa è la nostra “statura”, questa è la nostra vera dignità, la nostra più profonda identità spirituale.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani