(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
29 Novembre 2024 –
Venerdì – 34a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 21,29-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del giorno: “… le mie parole non passeranno.”
Quelle parole non possono passare perché la Parola, che esse rivelano, è eterna. Parola che genera vita, chiama a umiltà, costruisce relazioni, suscita fiducia. Le nostre parole invece, tante… troppe…, a volte danno la morte, spesso insuperbiscono, dividono, deludono. Sempre più spesso ad esse non precede l’ascolto, perché incapaci ormai di ascoltare, abituati a prestare attenzione solo a noi stessi ed ai mille io di cui è popolato il nostro mondo. Eppure l’ascolto è lo “stile umile di Dio”. Dovremmo imparare da Lui e permettere alla Parola ascoltata di far brillare dentro di noi parole di luce, generare all’amore e alla speranza, aprire all’Eterno. Anche le nostre parole potranno diventare seme di eternità se saranno capaci di essere interpreti e testimoni della Parola. E se è vero che sulle nostre parole saremo giudicati è perché esse possono mettere in pratica la Parola di Dio e farsi così semi di vita.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani