Posta Fibreno – I Cat. / Finalmente tre punti in un sol colpo, Formia messo alle corde dai postesi
by Gilberto Farina · 15 aprile 2025

(Sopra, l’allenatore del Posta Fibreno,
Maurizio Rufo;
In evidenza, le due squadre al centro
del campo prima del fischio d’inizio)
S. S. POSTA FIBRENO (0): Conte Dav., Eramo, Merolle, Candido, Mastroianni, Velocci, Rotondi, Njie, Rocca Pao., Recchia Luc., Simoncelli. A disposizione: Salvucci, Aquila, Mohammè, Cucchi, Salah, Marcelli Man., Colone Alessio, Lecce Fr. Fil., De Luca Ales. Allenatore: Maurizio Rufo.
S. S. FORMIA CALCIO (0): Rosano, De Rosa, Di Vaio, Goncalves, Minchella, Nulli, Puglia, Oliveira, Petronzio, Vannicola, Butteri. A disposizione: Mariniello, Simione, Santella, Di Clemente, Tari. Allenatore: Luca Parisio.
ARBITRO: Lorenzo Iannarelli di Latina
MARCATORI: 10’ Simoncelli (PF), 30’ Candido (PF), 75’ Tari (F).
POSTA FIBRENO – Gloria… gloria… in excelsis Deo… è proprio vero… nella vita: mai dire mai! Finalmente dopo tanto digiuno – sarà stata la Quaresima – i tigrotti non di Mompracem ma del laghetto, regalano una soddisfazione ai propri tifosi liquidando con un due a uno legittimato da altre azioni degne di essere menzionate, un Formia, messo alle corde fin dai primi minuti di giuoco. L’addetto stampa Tonino Di Carlo ha precisato: “Ancora non abbiamo fatto nulla… solo un piccolo passo verso la salvezza. Abbiamo agganciato a quota 19 la Terra di Cicerone, ma dobbiamo a tutti i costi vincere mercoledì prossimo a Gaeta con il fanalino di coda Don Bosco”.
Quanto agli highlights della partita, il primo tempo veniva dominato in lungo e in largo dai padroni di casa e, soltanto nella ripresa, durante un momento di calo di tensione, evidentemente, proviamo a dirne una, consentivano agli ospiti di accorciare le distanze, ma nulla più. Ironia della sorte, la prima occasione da rete veniva creata proprio dai formiani i quali centravano il palo con un rasoterra di Iannicola. Poi però i postesi si guardavano negli occhi, si rimboccavano le maniche, si abbassavano i calzettoni alla maniera di Vendrame e intorno al 10’ passavano in vantaggio con Simoncelli, con un calcio di punizione insidioso, ma reso velenoso dall’intervento raffazzonato dell’estremo difensore ospite, il quale, con un mezzo infortunio, regalava la marcatura ai postesi non riuscendo a togliere la palla sotto la traversa.
Galvanizzati dal gol, i ragazzi di Maurizio Rufo si scatenavano e creavano altre quattro o addirittura cinque ghiotte opportunità per passare ancora. Luca Recchia incominciava la girandola delle occasioni, con un tiro che sfiorava l’incrocio dei pali. Poi, il medesimo giocatore, lanciato da un tacco alla ‘Socrates’ di Candido, mandava di poco la palla sulla traversa. Da registrare poi i tentativi di Buba e di Simoncelli entrambi di testa e di Paolo Rocca che non trovavano il pertugio giusto. Ma il raddoppio non si faceva attendere: cross di Buba e tuffo alla Van Basten di Candido, la palla carambolava sulla schiena di Rosano, apparso la controfigura di Buyo del Real Madrid nella partita di andata al Bernabeu di Champions League nel 1988 con il Milan, e, beffa delle beffe, terminava oltre la linea di porta… giubilo e gioia alle stelle.
Nella ripresa, stesso leitmotiv della prima parte dell’incontro, e solo intorno al 75’ come ricordato in apertura, un distrazione di troppo consentiva agli ospiti di andare a segno: nel corso di una mischia, il più lesto di tutti infatti era Tari, il quale con un tiro a mezza altezza batteva sulla sua sinistra il ‘redivivo’ ‘Saracinesca’ Conte. A seguire due colpi di testa, innocui, dei pontini, e di Buba e una serie infinita di calci d’angolo. Quindi tutti sotto la doccia… e adesso speriamo che questa notte la squadra dorma sonni tranquilli come il Principe di Condè prima della battaglia di Rocroi di manzoniana memoria.
La redazione