Petizione acqua del M5S / La maggioranza: “Richiesta priva di valore normativo”.

Foto Tersigni opties

Dalla maggioranza consiliare del Comune di Sora riceviamo e pubblichiamo la seguente risposta al MoVimento 5 Stelle inerente la petizione sull’acqua.

Il Movimento 5 Stelle di Sora ha promosso una petizione popolare – si legge in una nota del Sindaco Ernesto Tersigni (in foto) sottoscritta da oltre cinquecento cittadini, con cui si chiede al Consiglio Comunale di integrare l’art. 1 dello Statuto Comunale con tre commi, tutti relativi a principi giuridici in materia di acqua pubblica. In modo particolare, per ottenere il riconoscimento del diritto ad un quantitativo minimo vitale idrico giornaliero”.

Dopo la risposta del primo cittadino al portavoce del Movimento 5 stelle di Sora, è intervenuta la maggioranza consiliare per sottolineare alcuni punti fondamentali. “Vogliamo precisare che dal punto di vista giuridico la richiesta di integrazione dello Statuto comunale, proposta dal Meetup di Sora, non ha alcun valore normativo.  Questa materia, infatti, non rientra nelle funzioni dell’Ente “Comune”, essendo per legge riservata allo Stato la disciplina e la tutela dell’acqua pubblica. Inoltre, come gli amici del Movimento 5 stelle forse dimenticano, al Comune è sottratto anche il potere di esproprio in materia di opere del Servizio Idrico Integrato”.

Per il gruppo di Tersigni, pertanto, i “massimi sistemi”, portati come esempio risolutivo dai 5 stelle, a nulla servono per i problemi veri dei sorani.  “Non è ignorando le leggi e facendo la voce grossa che si risolvono i problemi, ma utilizzando le procedure di legge, come abbiamo fatto con la deliberazione consiliare n. 10 del 16.02.2016, che si può sperare di imporre al Gestore del servizio idrico integrato  Acea Ato 5 Fr di avere maggiore rispetto degli obiettivi fissati nelle leggi nazionali e regionali”.

La maggioranza consiliare,  dopo aver precisato che le integrazioni richieste sono totalmente inutili ai fini del miglioramento del servizio, perché privi di ogni efficacia giuridica, ha concluso: “Poiché la richiesta integrazione dello Statuto Comunale, pur avente ad oggetto una funzione non rientrante nei compiti del Consiglio Comunale e quindi potenzialmente illegittima, essendo palesemente inefficace, nessuno avrà interesse giuridico ad impugnarla davanti ad un Giudice, e qundi si ritiene che, dal suo inserimento nello Statuto nessun danno possa derivare al Comune di Sora”.

Orbene sono stati rimessi gli atti al Presidente del Consiglio con espressa richiesta di convocazione della Conferenza di cui all’art. 26 del Regolamento del Consiglio Comunale.

 

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