(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
7 Gennaio 2021 – Giovedì – dopo l’Epifania – Vangelo del giorno: Mt 4,12-17.23-25
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Parola del giorno: “Conducevano a lui tutti i malati… ed egli li guarì”
Taumaturgo. Guaritore… Sono solo alcuni degli aggettivi che qualificavano l’operato di Gesù. E purtroppo, per alcuni, questa era l’unica ragione per avvicinarlo, anche se alla fine qualcuno ne riusciva conquistato. Per tanti altri – basta pensare alla guarigione dei dieci lebbrosi – era soltanto un appuntamento di passaggio. Orbene, per quanto i malati che gli portavano fossero molti, erano pochi quelli che attingevano da lui una fede vera, mentre lui – come abbiamo appena ascoltato – accoglieva e guariva tutti, senza distinzione. Per di più, quando capitava che qualcuno, anche se non credente ufficialmente, o tra quelli che a quel tempo consideravano lontani, manifestasse fede in lui, Gesù era sempre pronto a precederlo, esaudirlo e premiarlo, evidenziando avanti a tutti la sua fede, a lui stesso, sconosciuta.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani