(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
9 Gennaio 2021 – Sabato – dopo l’Epifania – Vangelo del giorno: Mc 6,45-52
Dal Vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Bastida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
Parola del giorno: “…il loro cuore era indurito”
Si tratta dei discepoli, ossia di coloro che Gesù ha scelto, e loro hanno accettato, di stare insieme a lui e di andare in missione dovunque li avrebbe mandati. E’ di loro che si dice che hanno il cuore indurito perché non avevano capito il fatto dei pani. Succede ancora oggi che, chi più gli sta vicino, rischia di non capire Gesù perché si ferma a quel che fa piuttosto che, a ciò che è. E allora meraviglia e fa paura anche il suo camminare sulle acque. Eh, sì, perché qui proprio di questo si tratta: i pani sono un segno davanti al quale bisogna andare oltre. In quel momento i discepoli hanno dato tutto per scontato, senza capire che, in ciò che è passato per le loro mani, c’è un Dono che supera ogni dono: è il dono di se stesso, della sua vita. Per noi dovrebbe essere più facile capirlo alla luce della Cena – Calvario – Eucaristia. Soltanto nella logica del dono sarà possibile riconoscere Gesù anche – anzi soprattutto – quando ci troviamo nel cuore della tempesta. Ed è allora che, se apriamo il cuore, anche gli avanzi raccolti potrebbero bastarci.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani