(Sopra il tecnico del Ceccano calcio 1920 di Promozione, Mirco Carlini;
in anteprima il logo del Ceccano calcio 1920)
Non c’è ancora l’ufficialità da parte del Comitato Regionale della Figc, ma sembra ormai certa, a causa del Covid-19, la conclusione anticipata dei campionati, dalla Promozione alla Terza categoria, con ripartenza invece del torneo di Eccellenza.
La nuova stagione pertanto dovrebbe riprendere a settembre od ottobre, come riportato da molti organi di stampa. In casa Ceccano calcio 1920 tale eventuale decisione viene accolta con rassegnazione, sebbene resti qualche perplessità e rammarico. E’ di questo avviso l’allenatore rossoblù Mirco Carlini: “Intanto sono amareggiato per l’ennesimo stop. Si dovevano fermare tutti oppure dare il via libera generale. Dall’Eccellenza fino alle categorie inferiori, con questo protocollo, era impossibile, anzi è impossibile continuare. O si modificava il protocollo, o così non si può andare avanti”.
Un vero peccato perché il Ceccano aveva avuto una partenza di stagione molto positiva… “Mi dispiace perché è stato interrotto anche il campionato di Promozione proprio quando stavamo facendo benissimo – è il commento a caldo del tecnico del Ceccano. – Abbiamo superato il primo turno di Coppa Italia con l’Anitrella, competizione alla quale tengo tantissimo per averla già vinta. Era un obiettivo dichiarato del presidente e del sottoscritto ad inizio anno, e ci tenevamo tanto ad andare avanti in tale competizione. In campionato abbiamo avuto un avvio importante, vincendo quattro partire consecutive e portandoci in testa alla classifica e poi, nell’ultima giornata, la quinta di andata, abbiano perso solo a Latina contro il Cos grazie ad un rigore concesso a pochi minuti dal termine. C’è molto dispiacere quindi perché poteva essere l’anno giusto. Quest’anno, rispetto a quello passato, quando avevamo avuto dei problemi, abbiamo formato un gruppo, insieme al presidente avvocato Gianluca Masi, Davide Colapietro e Sergio Milo, più omogeneo: un mix di giocatori esperti e molto validi, come Padovani, Carlini, Lillo e Seppani, unitamente a calciatori altrettanto bravi, inclusi i giovani”.
Si stanno gettando le basi per un futuro più solido ed essere pronti per una auspicabile ripartenza? “Il presidente Masi si è fatto promotore dell’azionariato popolare. E’ una strategia che può rappresentare la svolta per la società di Ceccano dal momento che, con la pandemia, molte squadre si troveranno in difficoltà. Invece questo tipo di iniziative potrebbe rappresentare il futuro. A marzo ci sarà un evento al “Popolla” quando si incontreranno tutte le vecchie glorie della compagine fabraterna. Molte di esse, suddivise per stagioni calcistiche, si vedranno per lanciare uno spot pubblicitario e costituire il volano dell’azionariato popolare”.
L’augurio è che, specie per i giovani, si possa tornare quanto prima a giocare e, soprattutto, a riempire gli stadi di tifosi? “Purtroppo la pausa è un duro colpo specialmente per i giovani. Se si riparte a settembre sarà più di un anno che sono stati fermi, perdendo tempo per la loro vita calcistica. Spero e mi auguro che tanti ragazzi non mollino, perché altrimenti sarebbe un colpo grave sia a livello sociale, sia dal punto di vista della salute perché il calcio, soprattutto tra i giovani, socializza ed è un autentico toccasana. Il mio auspicio è che a settembre si ritorni a giocare in massa”.
Doveroso rivolgere infine un appello alla tifoseria rossoblù? “Chiedo loro di essere sempre vicini alla squadra, e di dimostrare ancor di più quell’attaccamento per i propri colori quando si metterà in moto l’azionariato popolare Spero che, il prossino anno il “Popolla” possa essere colmo di tifosi ogni domenica”.
Tommaso Cappella-Ufficio stampa Ceccano calcio 1920