(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
1 Giugno 2021- Martedì – 9a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mc 12,13-17
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.
Parola del giorno: “Perché volete mettermi alla prova?”
Non basta la ‘captatio benevolentiae’ per mettere Gesù nel sacco. E la loro astuzia, per quanto possa essere studiata e ricercata, non regge alla prima ventata di saggezza che Gesù tira loro senza perder tempo. Dovrebbero capirlo al primo impatto già dalla domanda con la quale Gesù apre la risposta, che hanno sbagliato i conti e che il Rabbi al quale si rivolgono lanciandogli contro il loro tiro edulcorato, non è cosi ingenuo da lasciarsi ingabbiare dalla loro domanda a trabocchetto. Avrebbero fatto bene ad incassare loro, il tiro, e ritirarsi in buon ordine, anziché portargli la moneta e poi, restare con un palmo di naso a girarla e rigirarla.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani