(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
6 Luglio 2021 – Martedì – 14a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 9,32-38
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del giorno: “Vedendo le folle, ne sentì compassione”
Alla base dell’incontro di Gesù con la gente, ma anche con le singole persone, c’è la compassione. Lo dice esplicitamente l’evangelista ma risulta anche in tutti i suoi incontri, soprattutto con le persone che sono nel bisogno o gli portano problemi, che molto spesso egli riesce a cogliere da solo ancor prima che gli vengano presentati. Possiamo dire che, proprio questo, è per lui il mezzo di comunicazione più concreto ed efficace perché parte dal profondo del suo cuore e, passando per uno sguardo penetrante, mette in moto tutta la sua carica di amore che riesce a dare, con pazienza e umiltà, alla folla che lo segue come a ognuna delle persone che lo contattano.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani