(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
23 Luglio 2021 – Venerdì – Santa Brigida – Patrona d’Europa – Vangelo del giorno: Gv 15,1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del giorno: “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto”
Chi parla è Gesù, il quale dopo essersi presentato come vite, di cui, l’agricoltore d’eccezione è il Padre suo, servendosi di quella stessa immagine, trova il modo di lasciare intendere ai suoi discepoli, il tipo di unione profonda che deve esserci e, può esserci, tra di loro, per portare buoni frutti, utilizzando il ritrovato della potatura. E, se le viti, per dare frutto per il vino, hanno bisogno di potatori esperti, ancor più potranno darne per la vita, coloro che decidono di rimanere uniti a lui, e per la potatura si fidano e si affidano al Padre, come ha fatto Lui.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani