(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
26 Luglio 2021 – Lunedì – 17a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 13,31-35
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Parola del giorno: “Il regno dei cieli è simile al lievito”
Nell’ottica del regno – ed è esattamente ciò che Gesù sta cercando di far capire alla folla che lo ascolta – con il lievito abbiamo a che fare tutti e non soltanto la donna che lo mescola in tre misure di farina. L’immagine del seme – il più piccolo dei semi – che diventa un alberello fa pensare che è diverso il modo di pensare di Gesù, e che vuole insegnare a noi. Per gli ebrei il lievito era semplicemente uno poco di farina andata a male, considerata impura e da buttare… e questo si applicava anche alle persone; Gesù, invece, proprio di quelli che per loro sono scarti ne fa una ricchezza, capaci di diventare per il mondo risorsa che trasforma, perché sostenuti dalla novità che Dio ha messo dentro loro che hanno aderito al suo progetto.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani