(In anteprima, il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)
19 Agosto 2021 – Giovedì – 20a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 22,1-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì, scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Parola del giorno: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”
Furbetto: infiltrato che pensava di farla franca? Costretto all’ultimo momento e, pertanto, non ha fatto in tempo a preparare o indossare l’abito nuziale? Comunque, agli occhi del re, che passa per vedere e salutare i commensali, interrogato, ammutolisce. È entrato a un banchetto di nozze – il cui distintivo dovrebbe essere la gioia e, il clima, quello della festa – e, lui presumibilmente, se ne sta in un angolo, a mangiare tutto solo, ignorando tutti e senza stabilire relazioni con nessuno, con lo sguardo spento e il volto triste, come se quello fosse per lui solamente un momento per riempire il suo ventre. Potremmo anche pensare che i servi non lo abbiano istruito e che nessuno dei commensali lo abbia stimolato e aiutato; ma se non ha parole per giustificarsi fa pensare ad altro. E comunque fa interrogare.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani