I Talk to the wind è una canzone dolce e tranquilla; il brano è una delicata ballad, a tratti cantata a due voci, e punteggiata dagli interventi del flauto di Ian McDonald ed inserita nell’album In the Court of Crimson King pubblicato nel 1969. Lo strumento resta in primo piano anche lungo tutta la coda del brano. Sulla dissolvenza di quest’ultima s’innestano, senza soluzione di continuità, i timpani che introducono il terzo e ultimo solco del lato A. Le parole presumibilmente, considerando l’epoca, sono il discorso di un giovane hippie alla società: «you don’t possess me», «can’t instruct me» (“voi non mi possedete”, “non potete istruirmi”).
Prima dei King Crimson, il brano era stato registrato già due volte da Giles, Giles & Fripp: una volta cantato da Judy Dyble e l’altra da Peter Giles e Ian McDonald. Entrambe le versioni sono state inserite nel 2001 nell’album The Brondesbury Tapes.
Il brano, inoltre, è stato interpretato dal gruppo techno/house degli Opus III nell’album del 1991 Mind Fruit, da Klaus Waldeck nell’album del 2001 The Night Garden, da Judy Dyble nell’album del 2006 The Whorl e da Jordan Rudess nell’album del 2007 The Road Home.