(Sopra, la candidata consigliera a sostegno di Domenico Marzi, Imane Jalmous;
in evidenza, il municipio di Frosinone)
Frosinone apre la partecipazione elettorale ai nuovi italiani di seconda generazione. Ne è testimonianza la candidatura di Imane Jalmous, cittadina di origini marocchine, cresciuta nel capoluogo ciociaro con la sua famiglia di commercianti che le ha insegnato “il senso dell’onestà, della dedizione, della responsabilità e il principio dell’autodeterminazione”,
Tali valori importanti le hanno permesso di incontrare quelle che chiama “le più diverse anime della società civile, dividendo esperienze fondamentali come la solidarietà, l’importanza del dialogo e il prendersi cura dei più fragili”.
Grazie a tale ricchezza di conoscenze, la candidata consigliera – per la cronaca, nelle file del Partito Democratico a sostegno della candidatura a Sindaco di Domenico Marzi – oggi è impegnata nel mondo del no profit, a cui si dedica con passione e professionalità in maniera attiva. Un mondo appartenente alla comunità in cui dice di avere “avuto l’opportunità di apprezzare lo straordinario lavoro svolto quotidianamente dalle associazioni, dalle cooperative sociali e dalle istituzioni laiche e religiose, sperimentando positivamente il reciproco ascolto, la solidarietà, il dialogo interreligioso e il concreto e tangibile valore aggiunto che nasce dalla diversità”.
La decisione di accogliere la sfida elettorale è, per la rappresentante dei nuovi italiani di seconda generazione, un gesto opportuno, ma anche necessario, non solo per assicurare in lista la parità di genere nella nuova componente consiliare, ma soprattutto per dar voce a tutti i cittadini e le cittadine senza distinzione di razza, di lingua, di religione o di condizioni personali e sociali che, troppo spesso, a Frosinone vivono tra mille difficoltà ed emarginazione.
Per Imane Jalmous, abituata ad operare con e per la società civile, nel capoluogo ciociaro “c’è un futuro da progettare” e bisogna “farlo insieme!”
La redazione