(Sopra, un’immagine recente
del compianto Emilio Iacobelli;
in evidenza, l’ingresso di via Aquila Romana ad Arpino)
Quando perdiamo l’affetto di una persona alla quale abbiamo voluto bene, non esistono frasi di circostanza che tengano… la ‘thanatos’ degli antichi Greci sorprende e stupisce… lascia basiti e senza parole.
Il preambolo è necessario per descrivere lo sgomento che ha colpito un’intera comunità e quanti hanno avuto modo di conoscere in vita, l’artista eccentrico e creativo di nome Emilio Iacobelli.
Persona squisita diremo noi… ma non occorreva la sua scomparsa per poterlo affermare… animo nobile, cuore generoso, senza peli sulla lingua all’occorrenza, e con una passione spropositata per la musica leggera…
Il suo corpo è stato trovato esanime nel proprio appartamento sito ad Arpino in via Aquila Romana nei giorni scorsi. A dare l’allarme le sue due sorelle e i vicini di casa che non lo avevano visto come accadeva sovente.
L’esame autoptico ha sentenziato la morte dovuta a un malore, proprio prima che Emilio uscisse di casa munito dei suoi inseparabili occhiali scuri e del suo giubbetto di pelle nera.
Una pagina tinta di lutto che non avremmo mai voluto scrivere… soprattutto perché prematura… ma la vita ci ha insegnato che bisogna andare avanti e il tempo e il silenzio, sono le medicine migliori per superare ogni ostacolo.
Emilio lascia un vuoto incolmabile intorno a sè… quando mi è stato vicino nel periodo più buio della mia vita, lo ha fatto con nonchalance e con il garbo che lo hanno sempre distinto. Abbiamo diviso gioie e dolori per circa un ventennio, come dei buoni e affiatati compagni di merende: non esisteva confine che potesse arginare la nostra sete di conoscenza e il nostro modo di concepire la vita.
Quando ci siamo visti per l’ultima volta, ossia lo scorso martedì 7 marzo nella chiesa di Posta Fibreno in occasione del trigesimo della dipartita della mia cara mamma, hai strabiliato tutti con la tua voce perfetta e intonata… tant’è che anche il sacerdote, ha smesso di cantare per lasciare spazio a te… ecco Emilio è tutto questo… capace di entusiasmare e di lasciare tutti di stucco…
Caro Emilio… adesso percorrerai le verdi praterie, per dirla come i pellerossa, in compagnia della tua mamma e del tuo papà… ah… dimenticavo… ci sarà sicuramente anche il tuo cane di razza Dalmata, di nome Chicca… Addio Emilio e non ti preoccupare… rimarrai sempre nei nostri cuori… un ricordo indelebile che non farà mai male ma genererà con la tua potenza, sollievo e refrigerio… ma… il dispiacere della tua perdita? Beh… lasciamo stare!!! Un abbraccio e grazie di tutto!
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni