Volti nuovi in politica, l’esigenza di creare un comitato di quartiere, la realizzazione di una città della scuola all’interno della Tomassi, la creazione di un centro di arti performative, e la possibilità da dare ai giovani di crescere nel nostro comprensorio senza emigrare all’estero.
Sono stati questi i punti che, il candidato a Sindaco, Architetto Roberto De Donatis (in foto) ha sviscerato alla presenza di un piccolo stuolo di cittadini, e del proprio candidato consigliere, Rocco Di Piro (in foto) l’altra sera in via Cocorbito, meglio conosciuto come il Colle della Fortuna.
“Il rinnovamento della classe politica – ha esordito De Donatis – coinvolgendo persone che non hanno mai partecipato attivamente alla cosa pubblica è il primo passo che bisogna compiere, se si vuole migliorare la situazione. Il diritto non deve essere un favore, e ne abbiamo fatto uno slogan che vale per la nostra campagna elettorale, ma una precisa esigenza dell’utente”.
Il rampante ex Assessore ai Ll Pp, ha poi aggiunto: “Bisogna cambiare radicalmente il metodo, e, per far questo abbiamo pensato alla creazione di un comitato di quartiere, che mantenga dei contatti, non dico quotidiani, ma a cadenza fissa, con la Pubblica Amministrazione. Ed è l’argomento che stiamo discutendo in Consiglio per inserirlo nel bilancio di previsione. E’ squallido vedere che il politico si avvicina ai cittadini, solo durante il periodo elettorale per chiedere il voto”.
De Donatis ha puntualizzato: “Non basta il consigliere di zona, perché può accadere che in via Tofaro ve ne siano due, e in un altro rione nemmeno uno, pertanto con il nuovo organo inteso come trait d’union tra popolazione e classe politica, la macchina amministrativa verrebbe snellita massimamente e nessuno potrebbe fare finta di niente, come se non fosse stato sollecitato per il bene della comunità. Intanto ogni quartiere si riunisce durante l’anno, quando vuole, prepara un proprio documento che deve essere poi inserito, all’interno del bilancio con le richieste della cittadinanza”.
Un piccolo excursus dovuto, poi: “Quando ricoprivo la carica di assessore ai lavori pubblici, con il compianto Cesidio Casinelli che sedeva sullo scranno di primo cittadino, non abbiamo fatto molto, perché abbiamo trovato, nel momento dell’insediamento la bellezza di 2,5 mln di € lasciati dall’Ambiente, la società che gestisce il ciclo dei rifiuti. Ma, una volta sanato quel debito, abbiamo realizzato l’attraversamento sul ponte ferroviario, ed è un’opera che costa 80.000 €, grazie ad un’attenzione rivolta a questa zona, quando un tempo nemmeno un’autoambulanza vi poteva giungere”.
Con un pensiero rivolto principalmente ai giovani: “L’edificio della Tomassi deve diventare, a nostro giudizio, una città della scuola dove i giovani possano finalmente formarsi culturalmente. A questo punto sorge spontanea una domanda: con quali fondi? Elementare, con tutti i fitti che paghiamo nelle scuole, con delle bollette astronomiche e dei costi energetici salatissimi perché non ci sono degli infissi all’altezza della situazione. Noi pensiamo ad una scuola che, attraverso un progetto pubblico-privato dove, l’investimento iniziale è sostenuto dal privato, e con la restituzione di una quota annuale da parte del pubblico, realizzerebbe un patrimonio edilizio-scolastico antisismico, e, da un punto di vista energetico, efficiente, che creerebbe un indotto di risparmio economico nel corso degli anni”.
Concludendo: “Abbiamo pensato a generare arti performative, ed anche cinema, teatro, arti visive, danza, balletto, ed a porre rimedio alla carenza cronica di un teatro a Sora. Sono tutti posti nei quali i giovani possono esprimersi liberamente, e possono anche creare delle prospettive per il futuro. Inoltre si ridurrebbero i costi di estati sorane, ed offerte culturali in questa città, che magari, si vivono soltanto per un giorno. Basti pensare alla Notte bianca dello sport che, però, sulla città non ha nessuna ricaduta, ed il giorno dopo siamo tutti lì pronti a pulire l’immondizia”.
De Donatis si è così congedato dai cittadini accorsi al breve comizio ricordando loro che, il prossimo 3 giugno in Piazza Cesare Baronio, in occasione della chiusura della campagna elettorale, saranno esaminate anche altre problematiche, che, per motivi di tempo non sono state affrontate l’altra sera. Ad maiora!
Gilberto Farina