(Sopra, due immagini dei giovani ‘Europarlamentari’ a Bruxelles;
in evidenza, gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore
‘Vincenzo Simoncelli’)
Una giornata particolare quella che hanno vissuto quattro ragazzi dell’Istituto d’Istruzione superiore V. Simoncelli di Sora lo scorso mercoledì 11 ottobre nell’aula del Parlamento europeo intitolata ad Altiero Spinelli. Nello specifico: Lorenzo Centofanti, Annapaola Cinelli e Ludovica Pozzuoli della classe VD Liceo linguistico Vincenzo Gioberti e Valerio Carlo Perruzza della classe VB Liceo artistico Antonio Valente, hanno avuto l’opportunità di rivestire il ruolo di europarlamentari e dare il loro contributo alla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere.
“La mano che protegge: giovani contro la violenza sulle donne”: è stato il titolo dell’evento dedicato alla prevenzione della violenza sulle donne, che ha coinvolto un gruppo di studenti e studentesse meritevoli delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Frosinone, invitati a esporre le loro idee e le loro proposte sul tema.
Tra i partecipanti all’evento, numerosi membri del Parlamento Europeo, illustri rappresentanti del mondo della politica, del giornalismo e della cultura.
Il contributo fornito dagli studenti è frutto di un percorso di approfondimento e riflessione iniziato fin dallo scorso anno nelle aule scolastiche sotto la guida di alcuni docenti.
In particolare: Valerio ha portato all’attenzione dell’assemblea, una storia di vita vissuta, la tragica esperienza di una donna del suo paese costretta a vivere una lunga relazione con un uomo violento e possessivo.
Quale portavoce delle proprie coetanee, Annapaola ha elencato una serie di preoccupazioni: “Da giovane ragazza non mi sento sicura nel camminare per strada, non mi sento sicura quando utilizzo i mezzi pubblici da sola o quando torno a casa la sera tardi. Da ragazza, non mi sento a mio agio con i vestititi corti, perché sento gli occhi addosso e le voci altrui nelle orecchie, non posso ridere con le mie coetanee perché altrimenti vengo considerata “gallina”, non posso truccarmi in modo eccessivo altrimenti divento “una prostituta”, non posso indossare vestiti di marca altrimenti divento “una figlia di papà”.
Il contributo di Ludovica racchiude un impegno e una promessa: “Prometto a me stessa, che, da donna quale sono, mi impegnerò per ridurre il dolore delle altre donne, ricordando sempre che, per quanto piccolo possa essere un passo, può portare ad un grande risultato”.
L’intervento dei nostri giovani europarlamentari si è concluso con la presentazione da parte di Lorenzo di un video nel quale storia e attualità, fatti di cronaca e conquiste sociali si coniugano per lanciare un messaggio di speranza. “Un video che possa parlare alle coscienze, che sia un nostro messaggio significativo inerente la cultura del cambiamento verso una parità di genere che non sia solo di facciata”.
Il programma, fitto di attività nei due giorni di permanenza a Bruxelles, ha consentito a studenti e studentesse di visitare il Parlamento e il Museo di Storia Europea.
Alla base dell’iniziativa la necessità di portare l’attenzione sui giovani e di valorizzare il loro ruolo e il loro potenziale nella lotta alla violenza, e di sottolineare l’importanza di una corretta educazione civica e sessuale nelle scuole.
La redazione