Roma / Maurizio Lozzi riceve il premio ‘Argos Forze di Polizia’ per le strategia antibullismo

bullismo Lozzi

(Sopra, da sx il Presidente Nazionale, Gianluca Guerrisi,
al centro il Sociologo con il premio, Maurizio Lozzi
e a dx il vice Presidente Nazionale, Fausto Zilli;
in evidenza, un’immagine che si oppone al bullismo scolastico)

Altra iniziativa da incorniciare e da ricordare per l’Associazione “Argos Forze di Polizia” e la sua campagna “Buone Azioni a Scuola con Legalità” che, durante la giornata internazionale contro il bullismo, ha premiato a Roma all’interno del Teatro Marconi, formatori, educatori, artisti e protagonisti, tra cui il Sociologo Maurizio Lozzi, fondatore dell’Osservatorio Nazionale contro la violenza scolastica.

L’evento nato per stimolare giovani studenti alla cultura della legalità e dell’educazione civica, ha visto partecipare selezionati testimonial di buone pratiche attivate in diversi contesti, tra i quali, anche Maurizio Lozzi il quale ha accolto con riconoscenza il premio assegnatoli per aver realizzato in diversi istituti del Paese, progetti di formazione scolastica e, nel corso della sua attività accademica pubblicato volumi e dispense per educare alla “didattica sensibile”. 

Un approccio praticabile in grado di contrastare, nella scuola, quelle che, senza mezzi termini, Lozzi chiama “azioni violente”, precisando che “la violenza è un comportamento che si apprende e che, purtroppo, nelle scuole, lascia spazio a laceranti episodi, di cui però non ci si può più stupire, che arrivano al culmine”. 

Ecco perché insieme alle forze dell’ordine presenti nel Dipartimento Nazionale Cultura e Attività Sociali dell’Associazione “Argos Forze di Polizia si sta tracciando un percorso, in cui sia con Lozzi, sia con altri operatori si procederà per consolidare all’interno delle agenzie educative quelle che il Sociologo definisce “abitudini attive di crescita e di confronto, utili a far lievitare, a livello formativo, una rinnovata coscienza civica e sociale che non può più essere ostaggio di prepotenze, intolleranze e, purtroppo, violenza”.

La Redazione

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