(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania
di Alvito, don Alberto Mariani)
17 Marzo 2024 –
5a Domenica di Quaresima B
Vangelo del giorno: Gv 12,20-33
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Parola del giorno: “Chi ama la propria vita, la perde …”
Amare e perdere: due verbi che sembrano contraddirsi. Ma Gesù sa bene quello che dice come pure tiene chiaro il messaggio che intende trasmettere. La sua ora è giunta: l’ora della sua glorificazione e del compimento della sua missione. In lui l’amore per la vita è tanto grande da volerla donare perché tutti la abbiano in abbondanza. È un amore espansivo il suo. È la sapienza della croce. È il mistero di un morire per vivere. È il chicco che muore per portare frutto. È capire che l’esistenza se non è pro-esistenza non è vera: “Chi non ama rimane nella morte”. Perdere la propria vita come atto d’amore vuol dire darle senso e valore, affermarne l’autenticità. Vivere per se stessi, auto conservarsi, questo sì che è vero perdere e morire. La strada percorsa da Gesù dev’essere la strada del discepolo.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani