(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
28 Settembre 2024 –
Sabato – 25a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Lc 9,43b-45
Dal Vangelo secondo Luca
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del giorno: “… tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva …”
Gesù passa sanando e beneficando e questo suscita stupore e ammirazione. Le folle sono entusiaste perché vedono in lui un rabbi che opera con potenza: una potenza salvifica che si china sulle fragilità e le miserie della condizione umana per liberare dal male, da ogni forma di male. Gesù non opera per sfoggiare il suo potere e suscitare consensi: di fronte alla folla che lo ammira, è interessato a far capire ai suoi discepoli che il suo compito è quello di portare a compimento il progetto che il Padre gli ha affidato. Un progetto che deve passare attraverso la sua consegna nelle mani degli uomini. Gesù verrà consegnato, anzi si consegna a noi, malfattori, ladri, omicidi, e altro. Ma questo per i discepoli è discorso oscuro e incomprensibile, non rientra nei loro progetti, che si scopriranno trionfalistici e preferiscono non chiedere spiegazioni. Un conto è seguire un maestro potente in parole e opere, altro conto è seguire un “consegnato”, un perdente.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani