Prima Cat. – Girone I / I tigrotti di Maurizio Rufo corsari a Gaeta: un altro passo verso salvezza

posta fibreno prepartita

(Sopra, la fase di riscaldamento del Posta Fibreno
precedente la partita contro il Don Bosco Gaeta;
In evidenza, una formazione dell’S. s. Posta Fibreno)

DON BOSCO GAETA (1): Popa, Bonomo, Popolla, Di Tucci, Oliviero, Di Schino, Barbato, Guerra, Zito, Faiola, Ricca. A disposizione: Romano Dom., Leboffe, Forlani, L’Erario, Iorio, Coku, Zangrillo. Allenatore: Francesco D’Amante.
POSTA FIBRENO (2): Conte Dav., Eramo, Merolle, Candido, Mastroianni, Velocci, Rotondi, Njie, Rocca Pao., Recchia Luc., Simoncelli. A disposizione: Salvucci, Aquila, Mohammè, Cucchi, Salah, Marcelli Man., Colone Al., Lecce Fr., Coletti Leo. Allenatore: Maurizio Rufo.
ARBITRO: Luca Sciacchitano di Latina
MARCATORI: 15′ Merolle (PF), 55′ (Rig.) Simoncelli (PF), 75′ Coku (G),  
GAETA – Il Posta Fibreno sale sul galeone corsaro ed espugna il rettangolo di giuoco del Don Bosco Gaeta con il risultato di due reti a una, compiendo un altro passo importante, nella speciale graduatoria generale, e in chiave salvezza. La formazione di Maurizio Rufo si presentava al completo e sciorinava un’ottima prestazione, come accaduto durante l’arco del campionato. Ma oggi sono arrivati oltre alla prestazione macroscopica anche i tre punti in palio. 

Quanto alla gara disputata in territorio pontino, va detto che, nei primi minuti, le due squadre si sono studiate e il match è stato abbastanza equilibrato. Poi a 15′ gli ospiti rompevano l’incantesimo e schiodavano il risultato dallo zero a zero. Vediamo come: punizione di Simoncelli dalla destra, spiovente in area e Merolle con un colpo di testa a incrociare metteva la palla nel sacco. 

Botta e risposta: i padroni di casa si rendevano pericolosi con Domenico Guerra il quale dal vertice dell’area con il preciso intento di effettuare un cross, inviava la sfera sotto l’incrocio e Davide Conte compiva un vero e proprio miracolo togliendola dal sette della propria porta. A seguire un paio di tiri di Luca Recchia, un fendente di Paoletto Rocca che finiva alto sulla traversa e, lo stesso giocatore, eludeva la guardia del proprio marcatore e  nell’area avversaria e con un sinistro velenoso  sfiorava l’incrocio dei pali.

Tutti a bere un thè caldo e a dissetare la propria ugola disidratata, quindi tutti di nuovo in campo per disputare i secondi 45 minuti.

Nella ripresa il canovaccio dell’incontro non cambiava, con i postesi protesi all’attacco e i locali a difendersi e a erigere barricate, trincerandosi visibilmente nella propria metà campo, e cercando di agire di rimessa. Partenza fulminea dei biancorossi, tuttavia, con una fiondata dalla distanza deviata in calcio d’angolo dal portiere ospite. Dal tiro della bandierina Mastroianni con un preciso colpo di testa, mandava la palla a fare la barba al palo. Ma non è finita, perché, qualche istante più tardi, i centrocampisti postesi recuperavano palla al centro del campo e il solito Buba si dirigeva verso la porta avversaria e, raggiunti gli ultimi sedici metri, veniva falciato appena entrato in area. Rigore tutta la vita e, dal dischetto, lo specialista Simoncelli non falliva l’appuntamento con il gol spiazzando l’estremo difensore di casa e griffando il due a zero.

Messo in ghiacciaia il risultato, Recchia si rendeva protagonista di un contropiede chilometrico e micidiale, saltava anche il portiere e, con un sinistro carico d’effetto scolpiva il palo senza centrare il bersaglio, mettendosi le mani nei capelli e scalciando il terreno di giuoco in segno di disappunto. 

Da quel momento l’undici di Maurizio Rufo, magari anche per rifiatare un po’, vista la grande mole di giuoco prodotta, arretrava il proprio baricentro e, ad approfittarne, erano i latinensi. Al 75′ infatti, Barbato, forse partito in posizione dubbia di fuorigioco, calciava direttamente in porta, e Davide Conte respingeva la palla, ma proprio sui piedi di Coku che, senza indugi, la metteva dentro riducendo il ‘gap’ e riaprendo di fatto il match. 

L’ultima occasione, tuttavia capitava sui piedi di Alessio Colone il quale si faceva rubare palla proprio al limite dell’area, prima ancora di poter esplodere il suo fendente carico di potenza. 

A seguire, sortite offensive decisamente innocue del sodalizio pontino e triplice fischio finale del direttore di gara.

L’addetto stampa Tonino Di Carlo ha dichiarato a bocce ferme: “Va fatto un elogio a tutta la squadra per l’impegno e per le energie profusi in campo. Hanno lottato dal primo fino all’ultimo minuto e la vittoria credo sia meritata. Continuiamo a muovere la classifica, ma ancora non siamo salvi. E credo che ci giocheremo gran parte della stagione, nello scontro diretto con la Terra di Cicerone“.

La redazione

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