Fiori di ginestra è l’ultima fatica editoriale della scrittrice Maria Scerrato di Alatri che verrà presentato il prossimo venerdì 11 novembre alle ore 17.00 all’interno della Libreria Bibliotè sita a Sora in via Lucio Gallo.
Si tratta di un libro di racconti ispirato alla vita e alle gesta di sette personaggi femminili molto particolari, ossia sette brigantesse, che operarono su un teatro territoriale corrispondente alla Ciociaria e all’Alta Terra di Lavoro, in particolar modo, le terre sulle quali passava la frontiera fino al 1860 tra Stato pontificio e Regno delle Due Sicilie, e dal 1860 al 1870 tra Stato Pontificio e Regno d’Italia.
La presenza della frontiera costituì un indubbio fattore di vantaggio per i briganti, i quali potevano così avvalersi di una sia pure malcerta immunità o impunità. Non a caso il sottotitolo del volume è Donne briganti lungo la Frontiera 1864-1868. Le protagoniste, come è subito e opportunamente evidenziato, non sono solo donne dei briganti, ma anche e, soprattutto, donne briganti, che, per coraggio, intraprendenza, determinazione, e spesso ferocia, niente hanno da invidiare ai loro sodali di sesso maschile. Brigantesse, appunto.Le peculiari figure femminili sono tracciate dalla Scerrato, che ha condotto accurate ricerche d’archivio, con sobrio realismo e, trattandosi peraltro di un’opera narrativa e non di un resoconto storiografico, riecheggiando quell’aura romantica di leggenda che fatalmente sorge intorno a personaggi di tal sorta.
L’autrice si è mostrata capace di trasporre i risultati della sua ricerca documentale in una prosa interessante per il contenuto, avvincente e agile per il ritmo, molto curata sul piano stilistico. E l’incalzare degli avvenimenti è efficacemente intervallato da momenti più lirici legati all’espressione degli stati d’animo.
E’ dunque una lettura che, per il piacere e il costrutto che se ne trae, si raccomanda naturalmente a chiunque, ma soprattutto agli italiani del Mezzogiorno – dove la lotta tra brigantaggio post unitario e forze militari e di polizia sabaude si è configurata nei termini di una vera e propria guerra civile – e in special modo agli abitanti di quella parte di Mezzogiorno in cui le vicende narrate si sono svolte.
Il volume si inscrive nel solco di quella riscoperta delle radici che ha portato molte persone in Alta Terra di Lavoro a maturare, finalmente, una più appropriata consapevolezza della fisionomia storico-culturale del loro territorio.
Concludono il volume gli indice dei personaggi storici e delle località, che risultano senz’altro utili a inquadrare, con precisione, nel loro contesto storico e geografico, le vicende narrate.