Dopo la partita amichevole tutta in famiglia del giovedì a fare il punto della situazione ci ha pensato il centrale difensivo Luca Cassese (in foto) che scalpita per un posto in squadra: “Spero di far parte dell’undici titolare nella prossima sfida con il Serpentara… del resto lavoriamo tutta la settimana per tale obiettivo e tutti e venticinque gli elementi che compongono il parco giocatori, ogni volta, in allenamento cerchiamo di mettere in difficoltà il mister, quando deve operare le proprie scelte nelle uscite ufficiali. L’importante è raggiungere la salvezza, e chi merita viene schierato fin dall’inizio”.
Tra mille problemi e diverse difficoltà, si è aggiunta anche l’infortunio di Alessio Proietti, un Under che si stava comportando egregiamente… per lui si parla di stagione finita… “Si è strappato malamente, ma contiamo di recuperarlo entro un mese e quindici giorni o giù di lì”.
Cosa succede a questa squadra che, sia in zona Cesarini, sia nei minuti di recupero, non riesce a capitalizzare il risultato acquisito? E’ accaduto con l’Aprilia, con il Taranto e con il Potenza… “Purtroppo nelle ultime tre partite abbiamo buttato via cinque punti… ed è vero anche che, tre indizi costituiscono una prova, ma è altrettanto palese che ci sta andando tutto storto, perché la concentrazione non manca: tutti vogliamo portare a casa il risultato, vogliamo raggiungere l’obiettivo fissato… indubbiamente c’è una nostra disattenzione, perché quando si prendono i gol, la retroguardia ha le sue responsabilità… Ci auguriamo che la buona sorte non ci volti di nuovo le spalle nelle prossime partite, e prima raggiungiamo quota quaranta punti e più la tensione emotiva si abbassa perché la tranquillità ha la meglio”.
Quello con il Bellegra è uno scontro diretto? “Sì’, ma non si tratta dell’ultima spiaggia, perché è vero che un punto potrebbe non bastare, e che partite come quelle di domenica prossima vanno vinte quasi obbligatoriamente, ma va altresì aggiunto che, il campionato è ancora lungo e quindi abbiamo ancora molte chances, vista anche la nostra classifica, per cui evitiamo di fasciarci la testa prima di essercela rotta. L’importante è che riusciamo a tradurre sul campo quanto proviamo durante la settimana perché magari due o anche tre volte ci può andare male, ma poi facciamo risultato senza se e senza ma”.
A cura dell’Ufficio Stampa dell’A. C. Isola Liri