“Ho scoperto il Centro Universitario Teatrale diretto dal maestro Giorgio Mennoia circa sei anni fa e, per me è stato come aver vinto alla lotteria… una sorta di folgorazione”. L’affermazione è di Manuela Di Folco (foto in alto), una simpatica quarantenne di Roccasecca che ci ha confidato la funzione rivitalizzante ed energizzante del mestiere dell’attore.
Manuela vuoi dirci come è stato l’approccio con il Cut? “Molto piacevole, perché era da tempo che cercavo una scuola che mi desse l’opportunità di sperimentare la mia attitudine ed il mio desiderio di provare una parte in scena, ma non semplicemente a livello amatoriale, ma con una valenza professionale. E così, una sera, mentre accompagnavo al Cut un’insegnante, fui immediatamente notata dal maestro Mennoia, il quale mi assegnò alcuni compiti da svolgere e mi affidò subito l’incarico di lavorare su me stessa, facendomi ripetere ad alta voce alcune composizioni che aveva preparato. Per me fu come rimettermi in gioco e cominciai, da subito a lavorare su me stessa ponendomi come obiettivo quello di superare dei limiti”.
Spiegati meglio… “Non essendo una persona timida, avevo comunque delle insicurezze, ma, attraverso la dizione, i laboratori che facevamo, e anche grazie ad un lavoro sul proprio ‘io’, quali il self control e la gestione delle emozioni ho superato tante indecisioni, Tant’è che consiglio sempre il teatro a chiunque ha problemi legati a timidezza, introversione e consimili: sono tutte negatività che, con il teatro, possono essere eliminate”.
L’attrice Asia Argento si rivolse ad uno psicoterapeuta chiedendogli cosa fare per eliminare determinate paure e fobie? “Curati con il tuo lavoro” – fu la risposta immediata del suo medico. “Sono d’accordo, ad oggi il teatro è entrato dentro di me e non ne posso fare a meno. Mi basta frequentare il Cut, e tornare a casa con un’adrenalina incredibile, tant’è che anche socialmente ho ricevuto dei benefici, perché non mi sono mai sentita giudicata”.
Ossia? “Ci sono degli esercizi che, magari, potevano sembrare imbarazzanti, ma arrivi ad un punto tale che vengono abbattute tutte le barriere che noi stessi costruiamo e, le nostre azioni vengono poste in essere, senza lasciarsi condizionare da alcun commento della gente. Ammetto che si può sembrare un po’ pazzi ma essere completamente se stessi, liberi di non essere fuorviati da pareri esterni, e senza esagerare, credo che sia molto positivo”.
Si rischia di sfociare nell’esibizionismo? “Chi fa teatro ama stare al centro dell’attenzione, ed anche a me piace, soprattutto quando sto con gli amici, fa parte del mio carattere: sono un po’ egocentrica. Quindi vedo la possibilità di manifestare questa forma di esibizionismo, soprattutto nel momento in cui abbiamo lo spettacolo e la gente è concentrata a guardare e ad aspettare che tu dica qualcosa. Ed in quel momento il rapporto con la platea regala estrema gioia e adrenalina”.
Qual è la commedia che più ti è piaciuta? “Non ce n’è una in particolare, perché ho scoperto anche un altro aspetto: pensavo di essere predisposta per parti drammatiche ed invece no, racchiudo, come dice Pirandello, tanti personaggi. E’ come avere più figli e dover dire qual è quello preferito. Non c’è… ovviamente!”.
Programmi per il futuro? “Il teatro mi ha aiutato a compiere un grande scelta. Infatti, nei prossimi giorni, mi diplomerò all’Accademia di Trucco, e sarò a tutti gli effetti un’esperta di make up, disciplina artistica che amo tantissimo”.
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni
Addetto stampa: Miss Valcomino