Con il volto corrucciato, ma mantenendo sempre il solito aplomb tipico degli allenatori dal carattere forte, il tecnico Sandro Grossi si è presentato in sala stampa, subito dopo la gara persa per due reti ad una con il Pomigliano.
“Non capisco – esordisce – come si possa affidare la direzione arbitrale, di una partita così importante, una sorta di spareggio per giunta, ad una donna. Come si fa a non concedere un calcio di rigore dovuto all’atterramento di Manuel De Carolis, il quale proprio quando stava per calciare e è stato colpito da tergo non riuscendo a colpire il pallone?
Per non parlare dell’espulsione del medesimo attaccante e il gol regolarissimo, a mio avviso di Lucchese che arrivava da dietro, e quindi non si trovava in posizione irregolare. Insomma una serie di errori clamorosi, c he hanno finito per compromettere la gara.
E pensare che, loro, nel primo tempo regolamentare, non hanno mai superato la metà campo e solo in un’occasione, un nostro errore ci è costato caro.E ancora ci sono stati numerosi falli da tergo, ignorati oppure non puniti con il cartellino giallo e quindi la signora calabrese ci ha penalizzato tantissimo.
E’ pur vero che il nostro portiere sul secondo gol si trovava in ritardo, ma è altresì vero che gli errori della signora Garofolo di Vibo Valentia sono stati molto gravi: e affermo a chiare lettere che non può arbitrare in serie D e partite delicate come questa”.
Il Pomigliano non è sembrato irresistibile, specie nel primo tempo…
“I nostri avversari hanno eretto una barricata, tutti dietro la linea della palla con un prudentissimo e guardingo quattro cinque uno, purtroppo è andata loro bene, con un grande aiuto dell’arbitro donna non all’altezza, ripeto, mentre oggi (l’altro ieri ndc) ci voleva un direttore di gara con gli attributi e soprattutto risoluto e con ben altro polso… pazienza, accettiamo il verdetto del campo e lotteremo anche contro tali ostacoli”.
Ti sarebbe stato stretto un eventuale pareggio, da quanto si evince dalle tue dichiarazioni, figuriamoci la sconfitta…
“E’ chiaro che dopo quanto visto in campo, potevamo raccogliere punti importanti, ma anche noi commettiamo degli errori che, nella nostra categoria sono vietati, perché l’avversario alla prima occasione ti castiga”.
Forse raggiungere quaranta punti potrebbe non bastare, ne servono di più, magari quarantacinque per la salvezza diretta…
“No, credo che con 41 o 42 punti si è sicuri di conquistare la salvezza senza passare per i play out. Poi è chiaro abbiamo avuto la possibilità di conquistare punti importanti in passato ed abbiamo sbagliato dei calci di rigore clamorosi che, poi, si riverberano negativamente a poche giornate dal termine del torneo. Stiamo vivendo una situazione difficile, inutile nasconderlo, che ci condiziona mentalmente, ma con o senza play out noi lotteremo fino alla fine per conservare la categoria, obiettivo fissato ad inizio stagione e non ci lasciamo condizionare da una sconfitta immeritata causata da una direzione di gara insufficiente e negativa”.
A cura dell’Ufficio Stampa dell’A. C. Isola Liri