(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
30 Luglio 2020 – Giovedì – 17a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 13,47-53
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del giorno: “Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci”
Con buona pace di chi si diletta a giudicare e fare dei distinguo fra chi è buono e chi è cattivo, chi è degno e chi invece non lo è, chi sta dalla parte del bene e chi vive nel male, Gesù è chiaro come non mai: il regno dei cieli non lo assomiglia affatto ad una comunità di eletti, già santi, perfetti e organizzati, ma paragonando il regno a una rete gettata per la pesca che tira su ogni genere di pesci, fa capire che il regno è aperto e pronto per accogliere tutti con la differenza che, mentre i pescatori, tirata su la rete, fanno subito la cernita e tengono solo i buoni, buttando via gli altri, la scrematura spetta agli angeli e non ai discepoli chiamati a camminare nella via tracciata dal Maestro che non è quella di giudicare, ma di accogliere, con la serena consapevolezza che non sta a noi escludere e con l’umile speranza di essere noi stessi scelti alla fine fra i buoni, non per nostro merito, ma grazie al suo perdono.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani