(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
11 Agosto 2020 – Martedì – 19a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mt 18,1-5.10.12-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Parola del giorno: “Chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli”
Chiunque? Anche io? Sembrerebbe cosa semplice prenotarsi, ma – anche se tutti siamo stati piccoli – non è affatto facile tornare ad esserlo. Piccoli non è soltanto un fatto di età o di fragilità, immersi nella fiducia verso tutti e felici di poco. Si tratta di una scelta da decidere con maturità e responsabilità, nella logica di un amore che sa farsi dono e fa mirare alla realizzazione di un progetto di servizio e di umiltà che, all’occorrenza, fa restringere i progetti ed allargare il cuore. Una fiducia incondizionata che fa onore ai bambini la cui fragilità diventa fonte di tenerezza e generosità che stimola i “grandi” a farsi piccoli. Con il gesto di indicare un bambino come il più grande, mettendolo al centro dello sguardo dei presenti, Gesù dona una pista particolare di successo sicuro perché chiede di essere più attenti ad imitare chi, non avendo nessuna intenzione di insegnare, vive ogni giorno della vita con la disposizione ad imparare con un atteggiamento fatto di dono, di fiducia, di disinteresse, di pazienza, di amore e tenerezza. Caratteristiche che possono far grandi, ma non è facile trovare nei grandi della terra. È per questo che se non si diventa piccoli, nel Regno di Dio non si entra.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani