(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
1 Settembre 2020 – Martedì – 22a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 4,31-37
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e, in giorno di sabato, insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del giorno: ‘Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!’.
I demoni sanno bene chi è Gesù e anche quel che vuole. Così pure hanno chiaro che da lui non hanno nulla da sperare. Se gridano la domanda e si accaniscono contro l’uomo posseduto e lo scaraventano a terra, è soltanto per la rabbia che hanno dentro e per mettere paura alla gente. Che siano uno o siano tanti, non importa: Gesù ordina e sono costretti ad obbedirgli. A malo modo, ma lo fanno. Gesù non si perde in discussioni e non sciupa le parole, ma si ferma all’essenziale: “Taci! Esci!”. È quanto basta, perché i demoni si allontanino e la gente in sinagoga, ammirata,
faccia spazio a Gesù perché sorpresa dalla sua autorità.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani