(Sopra il difensore e capitano dell’Anitrella, Giuseppe Pagnani in azione;
in anteprima il logo dell’Anitrella)
Ci ha messo veramente poco il difensore Giuseppe Pagnani a trovare un’altra squadra, dopo il benservito del Sora calcio 1907 dal quale si è separato obtorto collo nel 2018 dopo quattro anni di militanza e dopo aver vinto un campionato. Ad accoglierlo a braccia aperte è stata l’Anitrella del patron Francesco Traversari. Ma ci ha spiegato meglio come sono andate le cose, il protagonista della nostra intervista, ora anche capitano del team monticiano, ossia Giuseppe Pagnani.
“E’ il secondo anno consecutivo che difendo i colori dell’Anitrella, ma per me si tratta di un ritorno visto che già dieci anni fa avevo fatto parte dell’organico”.
Come sei stato accolto, dopo la parentesi sorana? “Benissimo, si ricordavano tutti di me, dei trascorsi risalenti a dieci anni prima. E poi il presidente è una persona squisita e avevamo instaurato un buon rapporto già in precedenza: insomma, una sorta di ritorno di fiamma”.
Lo scorso anno come eravate posizionati prima dell’interruzione del torneo? ‘Occupavamo una posizione di centro alta classifica, al sesto posto… Poi ci sono stati problemi a livello di rosa e l’infortunio dei portieri. Ma eravamo partiti con il piede giusto e, improvvisamente, ci siamo ritrovati con l’undici ridotto al lumicino, tant’è che una partita l’abbiamo giocata senza goal-keeper”.
Qual è il progetto della società? “La dirigenza ci tiene a ben figurare e la squadra è stata costruita per ambire e lottare per la vittoria finale. La rosa dei giocatori è molto buona, gli Under sono bravi, e proprio nei giorni scorsi è stato ufficializzato il girone: siamo stati inseriti nel raggruppamento pontino. Mi auguro che il divertimento sia assicurato”.
Potete contare nelle vostre file anche sul bomber Paride Gigli che vuole assolutamente andare in doppia cifra ed è affamato di gol… “Paride è una garanzia, siamo contenti di averlo con noi e non come avversario. Quest’anno è affiancato anche da Michele Grillo e Cristian Agostino. Contiamo molto sul loro apporto!”.
Il mister Aldo Gerardi è un osso duro… “Sì è una bomba ad orologeria, è sempre carico, sempre entusiasta, è il primo anno che allena la prima squadra e ci sta trasmettendo tutta la sua voglia di fare e la sua reattività. Una persona che fa bene al calcio di oggi, perché molti ragazzi non hanno quella fame che avevamo noi, pensano soltanto a divertirsi e non ad impegnarsi”.
Avete iniziato la preparazione? “Sì abbiamo cominciato lunedì scorso, questa è la seconda settimana di precampionato. Dopo l’amichevole infrasettimanale disputata con la juniores elite di Sora, sabato 5 settembre, ci sarà un’altra amichevole con lo Sterparo in casa e, va detto che ci stiamo allenando sul campo del Ceprano. Il 20 c’è la Coppa Italia con il Ceccano tra le mura amiche, perché l’anno scorso stavamo meglio messi in classifica e poi il 27 inizia il campionato”.
Sono arrivati giocatori nuovi? “C’è l’attaccante Michele Grillo, l’altra punta Cristian Agostino proveniente dal Casalvieri, e poi c’è Catalano a centrocampo, dovrebbe firmare anche Antonini, il quale è in prova, e poi ci sono vari età di Lega, nuovi, i due portieri entrambi Under, ossia Danilo Ferrari classe 2001 arrivato dal Sora, e Carlo Tavolieri classe 2002 proveniente dall’Arce e poi ci sono altri ragazzi”.
Vuoi ringraziare qualcuno in particolare? “Ringrazio la società Francesco Traversari in primis, perché ha una stima in me immensa, e mi fa piacere continuare con loro. Poi c’è una bella tifoseria, e l’Anitrella ha una storia ed è bello giocare in tali piazze”.
Tanto per ricordare la carriera del difensore, si tratta di un calciatore classe 1984 che ha cominciato a calcare i campi di calcio a Roma con l’Atletico 2000 dove ha avuto la possibilità di conoscere calciatori del calibro di Giuseppe Giannini, Odoacre Chierico e Giovanni Cervone. Tra le casacche che ha indossato ricordiamo quella della Torres in serie C1, dell’Ascoli in serie B e poi Fano,bIsola Liri, Sora e Cassino. Niente male no? E ancora tanta voglia di fare e di regalare emozioni ai propri compagni ed a tutti i propri sostenitori. Un calciatore da prendere come esempio che non sente il peso degli anni e che si allena con lo spirito di un ventenne, trascinando, alla stregua di una chioccia gli elementi più giovani, perché sa guidare, parlare e stimolare la squadra!!!
Gilberto Farina
Direttore de: ‘Sora e Dintorni’