(Sopra il tecnico ‘navigato’ dell’S.s. Isola Liri, Bruno Mizzoni;
in anteprima il logo della società biancorossa)
Continuare a valorizzare e, ad investire sui giovani, disputare un campionato di transizione ma senza perdere di vista i tre punti in palio, l’innesto di alcuni elementi di categoria superiore e l’utilizzo di validi Under, sono la chiave di lettura dell’intervista rilasciata, nei giorni scorsi, dal tecnico dell’Isola Liri calcio, compagine promossa nel torneo di Promozione laziale, Bruno Mizzoni.
Mister quando c’è stato il blocco del campionato che posizione occupavate… “Eravamo secondi, alle spalle della prima in classifica”.
Quindi un salto di categoria di gran lunga meritato? “Direi di sì, soprattutto se si pensa che la nostra squadra è stata la migliore seconda di tutti i gironi”.
Per te si tratta della terza promozione in quattro anni se la mia memoria non fa ‘flop’? “Sì… abbiamo iniziato dalla II categoria, poi la Prima e quest’anno la Promozione”.
Quali sono gli obiettivi per la stagione alle porte? “Va detto, intanto che non conosciamo i valori di tutte le nostre avversarie, ma ci interessa maggiormente curare i ragazzi che sono inseriti nella c.d. attività di base, ossia i
bambini dai 5 ai 10 anni, perché rappresentano la fonte; poi non dobbiamo trascurare il settore giovanile che, tradotto in soldoni è il fiume; ed infine il mare, ossia la prima squadra”.
Ma quali sono le aspettative della società? “Siamo una matricola e, quindi, nonostante si entri in campo sempre per vincere, bisogna fare i conti con l’inesperienza, con l’impatto con una nuova categoria che non è la Prima e dovrebbe essere un campionato di transizione per consentire ai ragazzi di crescere ulteriormente”.
Vi siete rinforzati con qualche innesto di spessore, oppure la squadra è formata da giocatori del luogo e da Under? “Lo zoccolo duro, e mi riferisco alla squadra dello scorso anno, è stato confermato ed in più c’è stato l’inserimento di giocatori del settore giovanile. Abbiamo acquistato Leonardo La Rocca, Luca Bruni, e poi ci sono alcuni calciatori che hanno militato nelle giovanili dell’Isola Liri, ceduti in prestito al Sora, e poi inseriti di nuovo nel nostro organico, e mi riferisco a Campoli ed a Cancelli”.
Quest’anno retrocedono cinque squadre e se si occupa il nono posto bisogna disputare i play out… ‘Ci stiamo preparando nel miglior modo possibile per perseguire i nostri ideali, quando non avrò più niente da dimostrare, quello sarà lo spioncino che mi avvertirà che, non potendo essere più di esempio, dal punto di vista caratteriale, della personalità, sarà meglio che altri prendano il mio posto. Del resto ogni percorso e, la vita in generale, sono niente altro che una parabola… e ce ne sono diverse: dall’infanzia, all’adolescenza, dall’età adulta, alla scuola, ed al lavoro e tutte hanno un inizio ed una fine e, sarà fisiologico che anche la mia ‘parabola’ terminerà”.
Da quanto tempo avete ricominciato ad allenarvi? “Siamo ripartiti il 17 agosto e, la prima uscita ufficiale ci sarà domenica 20 settembre quando inizierà la Coppa Italia ed affronteremo il Tecchiena. La domenica successiva invece inizia il campionato e renderemo visita al Montenero compagine pontina”.
Paura di un nuovo lock-down? “Sono un ottimista caratterialmente e spero che tutto si risolva lentamente.Ma tutti dobbiamo osservare le regole che ci vengono impartite dall’alto: perché una seconda ondata potrebbe stritolarci dal punto di vista economico e sanitario. Dovremo seguire le direttive che ci verranno imposte dalla Federazione, anche perché, per il momento, sappiamo che i tifosi non possono entrare allo stadio per incitare i propri beniamini: e l’ingresso è riservato soltanto ai giocatori ed ai tesserati”.
Vuoi ringraziare qualcuno in particolare? ‘Un ringraziamento al patron Luca Bruno ed al responsabile dell’attività di base, Eduardo Cappitelli. Hanno iniziato dai bambini, hanno proseguito con gli esordienti, gli allievi, promuovendoli verosimilmente ed hanno sempre avuto la capacità di individuare le competenze per sviluppare il proprio progetto. Sono circa tre lustri che investono e pianificano e, dopo tanti sacrifici sono riusciti a traghettare la squadra in Promozione e, per non far torto a nessuno, ometto di nominare tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione del piano”.
Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni