(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
19 Ottobre 2020 – Lunedì – 29a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 12,13-21
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce.
Parola del giorno: ‘E quello che hai preparato, di chi sarà?’
Bella domanda! Da affrontare con realismo, senza poesia. Non soltanto l’uomo della folla non ha trovato da parte di Gesù l’aiuto che chiedeva perché il fratello divida con lui l’eredità, – e già questo la dice lunga perché il litigio tra i fratelli è causato dall’eredità – ma ne è uscito scoraggiato nella pretesa di possedere, perché Gesù lo mette in guardia dalla smania di avidità. Se avrà capito il vangelo non ce lo dice; ma la parabola a Gesù serve per ristabilire un equilibrio che, quando si tratta di denaro o di beni materiali, è molto fragile e rischia spesso di traballare o di saltare.
Ci si affanna per una vita, con sacrifici e privazioni, ci si adopera in ogni modo, aguzzando l’intelligenza per prevedere e prevenire il futuro sempre incerto e alla fine… quando tutto sembra ormai pianificato e si pensa di godersi in santa pace quanto si è accumulato, si presenta inesorabile la domanda a cui la morte non dà il tempo di dare risposta: “E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Meglio, allora, pensarci prima, dando spazio alla logica dell’Amore ed evitando che altri possano litigare.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani