(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)
21 Ottobre 2020 – Mercoledì – 29a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 12,39-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del giorno: ‘…a chi fu affidato molto sarà chiesto molto di più’.
Una battuta davvero eccezionale, e da capire, – questa del padrone e del ladro – che fa interrogare Pietro, ma verso la quale Gesù stesso aveva chiesto attenzione. In due battute, infatti, lancia un messaggio importante e fondamentale per la vita del discepolo: la vigilanza, conseguenza del fatto che c’è qualcosa da difendere, e dunque, che bisogna custodire e proteggere con cura quello che ci è stato affidato. Per aiutare Pietro – ma anche noi – a capire Gesù offre una parabola più lunga; ma già la iniziale affermazione – che anch’essa può passare per parabola – è più che sufficiente per capire che bisogna stare in guardia e vigilare, da custodi e non da padroni, su tutto quello che il Signore ci ha affidato. Verrà il giorno, infatti, in cui ci si chiederà conto.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani